Siamo state in diretta social Facebook e Youtube per parlare di un tema molto importante: La Tiroide nelle Vari Momenti della Vita della Donna
Dall’adolescenza, alla gravidanza, alla menopausa, sono queste le fasi in cui la tiroide ha un ruolo cruciale nella vita di noi donne, e per questo torniamo a parlarne con tutte voi, con i nostri esperti.
Per rispondere a queste domande erano con noi la nostra Prof.ssa Manuela Farris e con il dott. Daniele Cappellani assieme alla nostra infaticabile Malù Barbarulo
Qui trovi la diretta su Youtube
Le domande più “calde” dell’evento 👇
Da un annetto circa mi capita di sentirmi sempre fiacca e svogliata Come faccio a capire se la menopausa in arrivo o la mia tiroide che si è rotta? Ho 45 anni
Facile perché basta fare un prelievo di sangue fare dei dosaggi ormonali per vedere la situazione. Però, se le analisi del valori indicano francamente la menopausa, si può fare una diagnosi con certezza. Ma se i valori non sono ancora da menopausa, non si può dire se da lì a 6 mesi finiranno le mestruazioni
e si entrerà in quella fase che diventerà una menopausa conclamata. Probabilmente se si sente fiacca e svogliata penserei di più a una consulenza endocrinologica rispetto a pensare immediatamente alla menopausa a 45 anni anche se moltissime donne è la prima cosa che pensano.
In ogni caso nel momento in cui noi abbiamo a che fare con sintomatologia di questo tipo, il nostro lavoro è contemporaneamente difficile e semplice. Difficile per il fatto che ci si può sentire fiacchi e svogliati per 10 miliardi di ragioni, e semplice perché alla fine gli esami tagliano la testa al toro. Quindi colpa della menopausa colpa della tiroide? Forse colpa anche di entrambe, forse colpa di nessuna: quindi facciamo degli esami appropriati e la risposta ce la danno i numeri.
Da qualche mese con il mio compagno proviamo a mettere su famiglia, ma non resto incinta. Ne parlerò con la ginecologa la prossima settimana ma sarebbe bene coinvolgere anche l’endocrinologa.
Allora in realtà qui la questione è abbastanza complessa. L’approccio medico all’infertilità di coppia dovrebbe essere fatto dopo un primo anno di rapporti non protetti finalizzati al concepimento, ma in realtà nulla vieta di iniziare già da prima a fare degli accertamenti.
Quindi dobbiamo sempre ricordare che la questione di infertilità è una questione di coppia; dove la donna da sola pesa per un terzo, il maschio da solo per un terzo e in un terzo abbiamo una cofattori realità maschile e femminile. Vedere solo la ginecologa è sempre guardare meno di metà della faccia della medaglia, mentre invece chiaramente un approccio deve essere sempre di coppia coinvolgendo anche diverse figure.
Quindi per me la risposta è sì, ma con la tempistica giusta che dipende anche dalla fretta che ha la coppia e da ragioni che sono anche non mediche, come l’età. In ogni caso probabilmente in questo percorso inserirei anche un andrologo o un urologo perché effettivamente mentre le donne hanno più facilità a farsi controllare da un medico i maschietti un pochino di meno.
Sto facendo la tos per un problema di tiroide ora mi è stata prescritta la tos anche per la menopausa ci può essere un’interazione?
Ci può essere una coenergia più che un’interazione. Nel senso che sono due terapie che non interferiscono una con l’altra, ma possono “collaborare bene una con l’altra” per migliorare tutte le sintomatologie che una signora che è entrata in menopausa può avere.
Spesso la sintomatologia va a sovrapporsi come se ci fosse un overlapping e diventa anche difficile a un certo punto rintracciare il fil rouge su quanto dei sintomi siano attribuibili magari a un ipotiroidismo e quanto dei sintomi sia attribuibile a una transizione menopausale. Sicuramente non solo non si controindicano l’un l’altra ma anzi potrebbero dare un effetto che non è additivo ma addirittura moltiplicatore in senso benefico.
C’è una relazione tra patologia tiroidea e diabete?
Laddove noi parliamo di una patologia tiroidea, come la tiroidite cronica autoimmune stiamo parlando di una patologia autoimmunitaria. Quando parliamo di diabete dobbiamo considerare che ne esistono grossolanamente due forme: una forma che è diabete mellito di tipo 1, che è una forma autoimmunitaria e una forma ben più frequente che è il diabete mellito di tipo 2, che non ha una base autoimmune. Il diabete di tipo 1 è quello che in passato veniva chiamato il diabete dell’età giovanile o diabete insulinodipendente, perché ne soffrivano ragazzi molto giovani, a volte bambini, che necessitavano una terapia con insulina.
Alcune patologie tiroidee, quindi le forme di patologia autoimmunitaria e il diabete di tipo 1 sono spesso due figlie della stessa mamma, laddove la mamma è l’autoimmunità che è la tendenza del sistema immunitario di rivolgersi nei confronti di sé stesso per un errore: tendendo a distruggere un qualcosa che invece dovrebbe proteggere. Quindi la correlazione è in quest’ambito: capitano dei pazienti che hanno il diabete di tipo 1 che hanno anche una tiroidopatia autoimmune, tipo una tiroidite di Hashimoto. Però sul resto la relazione è molto molto più sfuggente.
C’è una relazione tra la tiroide e i problemi cardiaci
La risposta è affermativa gli ormoni tiroidei sono degli cardioattivi cioè degli ormoni che hanno un attività a livello della funzione cardiaca. Rendendolo in maniera semplice, gli ormoni regolano l’eccitabilità del cuore e quindi la trasmissione elettrica, ma regolano anche la funzione di pompa quindi hanno un’azione meccanica. Purtroppo alcune patologie della tiroide possono dare una disfunzione a livello cardiovascolare.
La forma più emblematica, più particolare e anche più immediata è quella dell’ipertiroidismo, nella quale abbiamo un eccesso di ormoni tiroidei e questo può dare un aumento della frequenza cardiaca, che può arrivare fino allo scompenso. Anche l’ipotiroidismo può generare problematiche al cuore, però necessita di essere particolarmente grave o in una fase di significativa gravità
E’ sicuro assumere ormoni? Mi hanno sempre spaventato
Per quanto riguarda gli ormoni della terapia ormonale sostitutiva della menopausa, è molto sicuro assumerli. Negli ultimi studi scientifici si è visto che il rischio di tumore con la TOS, aumenta di 2 donne su 1000, perché sottolineo così tanto questo rapporto? Perché nessuno pensa è fumare aumenta il rischio di tumore mammario di 14 donne su 1000. O che l’eccesso di peso e l’assenza di attività fisica, ma soprattutto l’eccesso di alcol, comporta un aumento di rischio di 20 donne su 1000.
Per cui va bene se non si desidera fare la terapia ormonale per paura, è comprensibile, ma allora, allo stesso modo, si deve smettere di fumare se si ha paura del tumore mammario o smettere di fare un vita sedentaria perché anche l’aumento di peso in menopausa, è un altro fattore di rischio importante per il tumore mammario.
In ogni caso non solo è sicuro assumere ormoni laddove si parli di una terapia ormonale sostitutiva, ossia volta a correggere un qualsiasi difetto endocrino. Se la tiroide funziona meno bisogna prendere gli ormoni per correggere la tiroide, ed è doveroso perché non dimentichiamoci che un difetto ormonale, impatta sulla nostra salute in maniera molto significativa e sintomatica. Il paziente che ha un difetto ormonale ha sintomi che gli rendono la vita più difficile e, in maniera molto subdola e molto poco evidente, lo squilibrio ormonale può determinare nel lungo periodo un aumento del rischio di mortalità.
Qualsiasi difetto ormonale va sostituito, in questi casi non solo è sicuro assumere ormoni al contrario è sicuro che non assumendolo si corre un pericolo.
Probabilmente gli ormoni che servono a correggere un disordine della tiroide vengono accettati più facilmente rispetto agli ormoni sostituiscono il declino prima e l’assenza poi di estrogeni. Ma è bene sapere che fare una terapia ormonale anche prima che arrivi la transizione menopausale, serve a proteggere l’osso, ad evitare fratture e tutto ciò che ne consegue.
E’ importante anche sottolineare un comportamento rischioso riguardo all’assunzione di sostanze che si assumono in palestra; spesso sostanze dopanti vere e proprie che talvolta le persone assumono “perché tanto se me lo dà il medico è più pericoloso che se me lo dà il tizio della palestra”, senza alcuna competenza in materia. Nei nostri ambulatori capitano anche dei ragazzi che magari hanno una fascia d’ età tra i 20 e i 30 anni che soffrono di disturbi della sfera sessuale che prima erano esclusivamente prerogativa di uomini di tutt’altra fascia di età. E’ sicuro assumere sostanze ormonali di quel genere? No probabilmente no. Nella migliore delle ipotesi sono delle sostanze dannose. Nella peggiore sono molto dannose.
E’ vero che certe volte ci spaventiamo della prescrizione del medico, e poi facciamo delle cose assolutamente orribili per la nostra salute, come assumere cose di incerta provenienza e origine Quindi ancora una volta, noi di VediamociChiara lo diciamo da sempre, se avete un dubbio, andate dal medico e chiedete.
Le risposte della prof.ssa Manuela Farris ginecologa di VediamociChiara e del dott. Daniele Cappellani endocrinologo sono estratte dall’evento “La Tiroide nei vari momenti della vita della donna”
Un evento realizzato grazie a un grant educazionale incondizionato di Merck Serono