The, Caffè… Tu Cosa Metti nella Tazza?

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The o caffè? È come scegliere tra due stili di vita. Slow contro fast

The o caffè? Quasi due stili di vita diversi. Tu quale scegli?

Entrambi hanno un punto in comune: la capacità di renderci più lucidi e attivi. Cosa contengono veramente tè e caffè (a parte l’accento)? Cosa ci spinge a consumarli e, soprattutto, si può davvero dire che uno dei due sia migliore dell’altro? Scopriamoli insieme.

Il caffè – Sul suo conto è stato detto di tutto, visto che nel nostro paese, come in tanti altri, è parte integrante della cultura

Chi non è mai stato attratto da un “buon caffè”? Pochi però ricordano che questo prodotto, originario di Persia ed Etiopia, fu introdotto per il consumo in Italia solo tra il 1500 e il 1600, con le prime botteghe a Venezia; e che la parola moka, notoriamente ad esso associata, è anche il nome della città yemenita (Mokha) in cui, tra il XV e il XVII secolo, avveniva la gran parte del commercio di questo prodotto. La pianta tropicale del caffè produce bacche che vengono raccolte, tostate, quindi torrefatte per la produzione della bevanda.

The o caffè – Cosa contiene il caffè

Il principale costituente del caffè è la caffeina, un alcaloide naturale considerato un forte stimolante. Oltre a questa, il caffè contiene principalmente bioflavonoidi (Flavonoidi), vitamine e sali minerali, oltre a una grandissima quantità di altri componenti ancora non esattamente definiti (se ne ipotizzano più di seicento). Il contenuto in caffeina del caffè che beviamo varia in base ai metodi di preparazione: è ridotto nel caffè solubile, più elevato nell’espresso, elevato nella moka tradizionale e massimo nel caffè non filtrato (quello fatto con il percolatore, ad esempio).

Gli effetti sul corpo

Come per tutti gli alimenti, ci sono grandi differenze tra uso e abuso del caffè. La quantità giornaliera comunemente accettata come non dannosa per la salute è di una o due tazzine. Con effetti positivi sulla lucidità e sulla concentrazione, sulla digestione, sulla circolazione, sulle prestazioni fisiche, sull’umore e sulla resistenza alla fatica. Gli effetti stimolanti del caffè iniziano a manifestarsi tra i 15 e i 45 minuti dopo l’assunzione; fase durante la quale è presente la massima concentrazione di caffeina nel sangue, e si riducono fino a venire meno in tempi variabili in base al soggetto, scomparendo comunque del tutto entro alcune ore.

La dose di caffeina giornaliera che agevola la comparsa di problemi di salute va dai 10 mg/kg in su: superando le otto tazzine al giorno si favoriscono effetti collaterali più o meno gravi, che partono da tachicardia e ipertensione fino ad arrivare a gastriti o ulcere. Gli effetti negativi peggiorano quando il caffè viene associato ad altre droghe psicoattive come l’alcol o il tabacco.

The o caffè – Il tè

Ore 17, inglesi, regina. A primo impatto, la parola tè evoca quasi sempre immagini legate agli stereotipi di Londra e dintorni. Tuttavia il Regno Unito è solo uno dei maggiori consumatori al mondo. Mentre il tè ha origini geografiche completamente diverse: Bangladesh, Cina, India, Sri Lanka, Giappone e Kenya sono i maggiori produttori sin dal II-III secolo a.c. Il tè è così amato da rappresentare la seconda bevanda più diffusa al mondo, dopo l’acqua. È presente in molte varietà, che cambiano secondo la lavorazione e fermentazione delle foglie. Fra queste le più note e utilizzate sono il tè nero, il tè verde, il tè giallo e il tè bianco.

Cosa contiene

Le sostanze contenute in questa antichissima pianta sono diverse. Prima di tutte, così come il caffè, il tè contiene caffeina, che raggiunge il massimo quantitativo nel tè nero. Contiene teatina, un amminoacido che stimola la concentrazione. Ma anche catechine, teaflavine e teofillina, che sono flavonoidi, teobromina e teofillina, degli alcaloidi stimolanti, tannini e fluoruro. La lavorazione cambia anche gli elementi chimici presenti nelle diverse varietà: il tè verde, che è quello meno fermentato, sarebbe quello più ricco di sostanze benefiche, tra le quali spiccano i polifenoli, acidi naturali che aiutano a contrastare i radicali liberi. Il tè nero, al contrario, avendo una fermentazione maggiore, perde gran parte delle sostanze nutritive, conservando però la caffeina.

Gli effetti sul corpo

La lista di effetti positivi del tè sull’organismo è davvero lunga. Si parte, naturalmente da quelli eccitanti e stimolanti, data la capacità di questa bevanda di favorire la concentrazione e la lucidità. I singoli benefici ed effetti dipendono poi dal tipo di tè e dalle modalità di infusione dello stesso. Con 2 minuti, dal tè si estrae soprattutto caffeina e se ne accentuano quindi le proprietà stimolanti. Da 3 a 5 minuti di infusione, invece, si avrebbe un effetto eccitante più attenuato grazie all’estrazione di acido tannico. In generale, comunque, il tè è un tonico per il sistema respiratorio e cardiovascolare, è un antiossidante, contrasta i radicali liberi, aiuta la regolarità dei moti dell’intestino, è diuretico, è un antifame se bevuto a digiuno.

Controindicazioni? Se così possiamo chiamarle, si associano direttamente agli effetti benefici. Un consumo eccessivo di tè può dare insonnia e, nei soggetti anemici, abbassare ulteriormente la quantità di Ferro nel sangue perché i polifenoli inibiscono ne riducono l’assimilazione.

The o caffè  – Quale scegliere insomma?

La risposta, almeno stando ai dati di cui sopra, sembrerebbe scontata: il tè. Alcuni ricercatori sembrano consigliarlo dopo uno studio presentato a settembre 2014 dall’università Descartes di Parigi, durante il congresso della Società Europea di Cardiologia (Esc). La bevanda ‘della regina’ ridurrebbe del 24% la mortalità per “cause non cardiovascolari”. Mentre tra i bevitori di caffè il rischio aumenterebbe. I risultati degli studi effettuati su un’ampia fascia di popolazione (18-95 anni, 130 mila persone) per tre anni e mezzo, dicono che chi consuma tè è più attivo e ha uno stile di vita più sano. Mentre gli amanti del caffè sono più sedentari e prediligono cattive abitudini come quella di fumare.

Il caffè, però, non va nemmeno demonizzato

Come afferma Patrick Hoffer, presidente dal 2013 del Comitato Italiano Caffè, commentando i risultati della recente ricerca commissionata dal consorzio a AstraRicerche, “Il caffè consumato quotidianamente in sicurezza è parte della nostra alimentazione ed è uno degli alimenti più studiati. Una vastissima letteratura scientifica conferma che il caffè rientra pienamente in uno stile di vita attivo. E in una dieta corretta e bilanciata”.

Sul gusto non si discute, certo.

Tutti sappiamo che il caffè è parte della nostra vita e del nostro quotidiano, rappresenta un elemento che spesso si associa anche a momenti intimi. Non a caso, i luoghi in cui viene più utilizzato sono le mura domestiche e il bar. Quando ci si concedono piccoli momenti di svago, ed è consumato prevalentemente con famiglia, amici e lavoro/scuola. Sempre sulla ricerca del Comitato Italiano Caffè si è espresso Enrico Finzi, sociologo e presidente di AstraRicerche, affermando che

“il caffè contribuisce al benessere psico-fisico di molti italiani [… ] e costituisce uno dei piccoli piaceri della vita, un rito amato che favorisce le relazioni interpersonali e la coesione sociale. […] In conclusione, un’articolazione essenziale del nostro stile di vita”.

D’altro canto, è anche vero che gli orientali, che bevono quasi solo tè, sono molto longevi…

The o caffè? Hai deciso quale dei due preferisci?

Noemi Matteucci 

Take Home Message
The o caffè  – Entrambi hanno in comune la capacità di renderci più lucidi e attivi. Origini e proprietà diverse, entrambi ci offrono un piccolo piacere nei diversi momenti della giornata.

Tempo di lettura: 4 minuti

Ultimo aggiornamento: 19 agosto 2024

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