Stress e Umore in Estate

Stress e Umore in Estate

Perché d’estate siamo più soggetti agli sbalzi d’umore? Quali soluzioni?

È molto più comune sentir parlare degli oscuri legami fra il freddo e i cali dell’umore, ma anche il caldo gioca brutti scherzi… Ce ne accorgiamo quando all’aumentare delle temperature ci surriscaldiamo, e non solo sudando le proverbiali sette camicie. Questa condizione ha un nome ed è stata studiata dalla comunità scientifica: possiamo stare meglio adottando poche semplici precauzioni, ricorrendo a qualche rimedio naturale al bisogno e, nei casi in cui è indicato, chiedendo un consiglio al medico.

Le ondate di caldo non fanno bene neppure all’umore

In generale, i cali del tono dell’umore legati alle stagioni rientrano nei cosiddetti fenomeni depressivi stagionali, indicati con la sigla SAD (Seasonal Depressive Disorders).

Come i rigori invernali, il caldo intenso ha un effetto di alterazione temporanea del funzionamento del cervello. Inoltre, causa un malessere fisico che può contribuire a peggiorare l’umore. Le modificazioni che provoca nel rilascio di neurotrasmettitori, le sostanze che consentono la comunicazione fra i neuroni e dei neuroni con altre tipologie di cellule, ci rendono più irritabili e nervose.

Si tratta di un fenomeno piuttosto studiato dalla comunità scientifica, che ha osservato anche come, in coincidenza con i picchi di temperatura, aumentino i casi di criminalità.

La fase di adattamento può essere più o meno breve

Quando siamo sottoposti a stress, che sia fisico o mentale, il nostro organismo perde il suo equilibrio e attraversa una fase di assestamento che ha lo scopo di raggiungerne uno nuovo.

Succede con tutti i cambiamenti che siamo chiamati ad affrontare, solo che per quelli piccoli o ordinari non ce ne accorgiamo neppure. Quando la luce del giorno diventa meno intensa, le nostre pupille si dilatano per lasciare la possibilità ai pochi raggi solari disponibili di raggiungere la retina e consentirci di vedere: questo è un esempio di stress debole a cui il nostro sistema visivo si adatta con facilità.

Un evento che ci colpisce sul piano emotivo comporta un riadattamento che può essere complesso, soprattutto se si tratta di un fatto doloroso. L’espressione “elaborare il lutto” fa proprio riferimento alla serie di reazioni che la mente e il corpo producono nel tentativo di superare la perdita di una persona cara, una separazione.

Nel complesso, la ricerca di un nuovo assetto quando le cose si fanno complicate (nel lavoro, nei rapporti sentimentali, nell’ambiente circostante) viene definita adattamento o, con un termine inglese molto usato nel linguaggio scientifico, coping. Più siamo veloci ad abituarci al cambiamento, meglio ne usciamo. Il massimo sarebbe approfittare della criticità per crescere: quello che si dice trasformare una crisi in un’opportunità (o fare di necessità virtù, come recita il ben noto proverbio).

Sbalzi dell’umore legati al caldo: chi è più a rischio

Le alte temperature, per i cambiamenti che comportano nell’attività del sistema nervoso centrale e per le ripercussioni che direttamente e indirettamente causano nel tono dell’umore, stimolano l’irritabilità, che è un sintomo depressivo. Il fatto di trovarsi in un ambiente percepito come ostile e che, per sua stessa natura, non può essere modificato, genera un senso di impotenza che irrita.

Le persone più a rischio di sbalzi dell’umore legati al caldo sono prima di tutto quelle che soffrono già di disturbi dell’umore e che, con l’arrivo del gran caldo, vanno incontro a un peggioramento. Se soffri di depressione o ne hai sofferto, potresti avere la tendenza a percepire i problemi che ti affliggono più gravi rispetto ad una persona sana.

Un’altra categoria a rischio è rappresentata dai soggetti affetti da malattie croniche che risentono delle temperature esterne, come sovrappeso, obesità e ipotiroidismo. La mancanza di energie peggiora le cose: se soffri di pressione bassa, anemia, inappetenza dovuta a patologie o altre malattie che possono impattare sulla capacità del sangue di raggiungere tutti i tessuti periferici correttamente, soffrirai di più il caldo. Non avere le forze per occuparsi delle incombenze giornaliere, poi, influisce negativamente anche sull’umore, accrescendo frustrazione e irritabilità.

Se mangi in maniera disordinata, fumi e, in generale, hai uno stile di vita poco salutare, il tuo organismo avrà più difficoltà a trovare un nuovo equilibrio e questa situazione di incertezza potrebbe perdurare e causarti malessere anche psicologico.

Recuperare le forze per riequilibrare l’umore

Già essere consapevoli del fatto che buona parte del cattivo umore con cui ci svegliamo al mattino è da imputare alle condizioni atmosferiche è d’aiuto. Non devi infatti dimenticare che non sei tu ad essere sbagliata o malfunzionante: si tratta di un problema diffuso, che interessa tantissime persone e che può impattare significativamente sulle performance professionali e sui rapporti interpersonali.

In seconda battuta, ricorda che la cosiddetta depressione estiva non è una condizione immutabile che devi accettare: puoi agire in maniere diverse per stare meglio.

Se ti è stato diagnosticato un disturbo dell’umore o una malattia cronica con sintomi che possono peggiorare con il caldo, la cosa migliore da fare quando sei in difficoltà per un’alterazione stagionale è quella di chiedere consigli specifici e personalizzati al tuo medico. Le raccomandazioni che troverai in questo articolo sono, in ogni caso, utili anche per te.

Adottare un’alimentazione leggera, povera di grassi saturi e ricca di vegetali ti aiuta a rimetterti in sesto. Non per una astratta esigenza di salutismo, ma perché questo tipo di dieta ti fornisce acqua, sali minerali e vitamine, sostanze che aiutano a ripristinare l’equilibrio turbato dalla sudorazione accentuata. Bere in quantità adeguata acqua o tisane non zuccherate e mangiare frutta fresca e verdura ti farà sentire più energica. Non cedere alle dolci (in tutti i sensi) lusinghe dei carboidrati: esagerare con pasta, pane e dolciumi ti darà una sensazione effimera di benessere, destinata a durare poco e a sfociare in una stanchezza ancora maggiore.

Anche i grassi sono da limitare, soprattutto per via delle difficoltà digestive che comportano, che aumentano la sensazione di astenia.

Non rinunciare agli aperitivi in compagnia, ma ricordati che l’alcol ci rende più sensibili al caldo: eviti di peggiorare la situazione (anzi, la migliori) se scegli un cocktail alla frutta.

Anche la fitoterapia può venirci in aiuto

Il processo di coping cui accennavamo nei paragrafi precedenti può essere supportato dall’assunzione di estratti vegetali di piante definite adattogeni. Ginseng, eleuterocco, Rhodiola rosea sono i tre elementi più noti di questa ricca categoria.

Le piante adattogene ci aiutano a fare fronte a stimoli che mettono alla prova la nostra resilienza, anche definiti stressor. Sono, infatti, indicate in caso di periodi di studio intenso in preparazione ad un esame, di superlavoro in vista di una scadenza, di alterazioni emotive per eventi privati di difficile gestione. E, cosa che fa al caso nostro, quando dobbiamo affrontare stimoli ambientali ostici.

Gli estratti vegetali di piante adattogene sono contenuti in numerosi integratori alimentari (spesso associati a vitamine e sali minerali) ed entrano nella formulazione di tisane. Puoi chiedere consiglio al tuo farmacista o al tuo medico sulle soluzioni più adatte al tuo caso.

Dott.ssa Monica Torriani farmacista  per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata

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È molto più comune sentir parlare degli oscuri legami fra il freddo e i cali dell’umore, ma anche il caldo gioca brutti scherzi… Ce ne accorgiamo quando all’aumentare delle temperature ci surriscaldiamo, e non solo sudando le proverbiali sette camicie. Questa condizione ha un nome ed è stata studiata dalla comunità scientifica: possiamo stare meglio adottando poche semplici precauzioni, ricorrendo a qualche rimedio naturale al bisogno e, nei casi in cui è indicato, chiedendo un consiglio al medico.

Tempo di lettura: 4 minuti

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Ultimo aggiornamento: 18 agosto 2024

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