Quello che poteva essere considerato fantascienza fino a qualche decennio fa, oggi è realtà.
Grazie a delle semplici analisi del sangue che svelano la nostra età biologica. Predicendo il nostro stato di salute, attuale e futuro.
Un prelievo di sangue per capire l’età del nostro corpo, e non quella anagrafica
Parliamo del nuovo test di salute predittiva messo a punto da alcuni ricercatori dell’Università di Yale. Si tratta di un test basato su 9 biomarcatori presenti nel sangue, che possono essere utilizzati per calcolare l’età biologica del corpo di una persona. Ovvero quanti anni ha dal modo in cui funziona e non dall’età anagrafica.
Quindi un po’ di sangue saremo capaci di dire non solo chi sei, ma anche quanto vivrai. E soprattutto se vivrai in salute.
Il test che calcola l’età fenotipica
Questo nuovo test, che in pratica rivela l’età fenotipica, l’età in altre parole che riflette l’età biologica piuttosto che cronologica del corpo di una persona, potrebbe essere utilizzato per identificare le persone che stanno invecchiando più velocemente del normale, ovvero quelle persone che sono a rischio maggiore di sviluppare alcune malattie o la morte prematura. I risultati dell”esperimento del resto parlano chiaro: le persone che avevano l’età fenotipica più alta, avevano anche più malattie di quelle che invecchiavano più lentamente.
Capaci di predire la salute futura?
Sembra proprio di sì. La scienza della salute predittiva fa passi da gigante. Di questo passo sarà sempre più possibile adottare test e terapie che ci aiuteranno a raggiungere una maggiore longevità e soprattutto una maggiore qualità della vita.
Un dato preclinico che ci mette nelle condizioni – tanto i medici, quando i pazienti – di intervenire prima che si presentino problemi di salute. Intervenire adottando, ad esempio, regole, stili di vita e comportamenti capaci di ridurre l’insorgenza di specifiche malattie.
Ma cosa porta all’invecchiamento accelerato?
I fattori più importanti sembrano crescere nei quartieri poveri, con scarsa istruzione e stress cronico, insieme ai soliti problemi legati allo stile di vita, come il fumo, l’esercizio fisico e l’obesità.
Come già scritto da Michael Marmot, professore di epidemiologia e salute pubblica dell’università di Londra, nel suo The Health Gap:
(…) the conditions in which people are born, grow, live, work and age have profound influence on health and inequalities in health in childhood, working age and older age. It is the spring of hope.
(Le condizioni in cui le persone nascono, crescono, vivono, lavorano e invecchiano hanno un’influenza profonda sulla salute e sulle disuguaglianze nella salute durante l’infanzia, l’età lavorativa e l’età avanzata).
In altre parole, la società in cui viviamo influenza la nostra salute.
Ma non solo… anche il genere conta!
Le donne infatti invecchiano meglio degli uomini. Del resto anche i dati sull’aspettativa di vita parlano chiaro. Le donne vivono in media di più rispetto agli uomini e questo viene confermato anche dai ricercatori di Yale che hanno scoperto che le donne avevano in genere un’età fenotipica inferiore rispetto agli uomini, rispetto alla loro età reale. Tradotto: le donne vivono di più e invecchiano più lentamente.
(Nota bibliografica: The Health Gap: The Challenge of an Unequal World, di Michael Marmot)
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Chi ci dice che stiamo invecchiando bene? Oggi la salute predittiva fa passi da gigante. L’ultima scoperta un test del sangue che grazie a 9 marcatori messi a punto da ricercatori dell’università di Yale è capace di dirci la nostra età fenotipica, di conseguenza se stiamo invecchiando in salute oppure no, e in quest’ultimo caso ci mettono nelle condizioni di cambiare per tempo stile di vita e alimentazione.
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2 risposte
davvero molto interessante, chiederò al mio medico!!!!!
Ciao Filomena, grazie per il tuo contributo. Tienici aggiornate 🙂 Buona giornata … Redazione VediamociChiara