Tatuaggio e piercing rivestono una funzione altamente sociale, di appartenenza al gruppo
Soprattutto durante l’adolescenza, quando il corpo rappresenta la materializzazione del conflitto della crescita.
“La pelle è un sottile foglio di tessuto che avvolge il corpo. Fisiologicamente essa è un organo piuttosto semplice; dal punto di vista sociale e psicologico, invece, è un organo altamente complesso. La pelle è un confine tra il mondo esterno e quello interno, tra l’ambiente e il proprio sé” (David Le Breton)
Quale significato attribuire a piercing e tatuaggi?
I piercing e i tatuaggi sono un modo molto antico di trasformazione del corpo, sul quale vengono iscritti segni con l’inchiostro o con oggetti metallici: attraverso buchi, fori, fessure. Tale pratica assume vari significati simbolici oltre che costituire presso alcune popolazioni primitive valore di riti iniziatici.
Dagli anni settanta in poi, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, queste pratiche di body piercing e tattoo si sono diffuse prima e per la maggior parte tra gli adolescenti. Attualmente questo fenomeno non rappresenta più una prerogativa esclusiva della popolazione giovanile.
Sottoporsi a tale operazione di “colorare” o “decorare” il proprio corpo comporta dolore, coraggio e sacrificio. Come testimoniano gli antichi rituali. Dove i riti di iniziazione e di passaggio si esprimevano attraverso il corpo.
Queste modalità di trasformazione sul corpo umano (segni tatuati e piercing) sta acquistando recentemente sempre più anche una caratteristica “modaiola”
E’ consigliabile riflettere bene e a lungo sulla parte del corpo da interessare e cercare anche di prevenire alcuni rischi per la salute. Si può incorrere infatti in complicanze di natura fisica, soprattutto infezioni e talvolta anche gravissime (epatiti, virus come l’AIDS). Questo può succedere quando non vengono rispettate le norme igieniche. Oppure quando non si utilizzano aghi monouso e materiale rigorosamente sterilizzato. Inoltre l’inoculazione di sostanze non sottoposte a controlli può causare reazioni allergiche.
I rischi aumentano enormemente nei casi di operatori tattoo non competenti e ancor più nel “fai da te”
Un altro rischio è legato a sedi particolari del corpo che coinvolgono zone non idonee per i piercing. Come ad esempio i genitali maschili e femminili. La scelta di non risparmiare le parti del corpo delle zone erogene primarie e secondarie (capezzoli, lingua, etc.) avrebbe lo scopo di aumentare le sensazioni durante la fase di eccitazione in un approccio sessuale. In talune occasioni invece di dare più piacere, il piercing sulla lingua e/o sui genitali, provoca dolore cronico sino a causare disfunzioni sessuali.
In adolescenza il corpo rappresenta la materializzazione del conflitto della crescita
Quel corpo aggredito talvolta anche attraverso comportamenti bulimici e anoressici. Dove tutte le preoccupazioni passano dal mondo interno, alla pelle. Così da essere visibili all’esterno.
Ma il tatuaggio e il piercing ad ogni età e negli uomini come nelle donne, possono anche esprimere il valore di voler ricordare un’esperienza importante della vita o una persona. In questi ultimi casi i segni sulla pelle avrebbero una funzione affettiva. Come a voler rendere indelebile un legame sentimentale, una passione o una caratteristica personale…
In altre occasioni il ricorrere al tatuaggio, in bianco e nero o a colori, può avere una funzione estetica, per coprire una cicatrice o altri inestetismi della pelle.
Altra funzione curativa dei diversi segni e disegni sul corpo è svolta nei casi di abusi fisici o psicologici. In questi ultimi il tatuaggio può essere interpretato come un uso psicoterapeutico. Questo perché permette di riappropriarsi di un corpo che è stato violato.
Molte ricerche riportano che il tatuaggio e il piercing rivestono una funzione altamente sociale, e cioè di appartenenza al gruppo
Esso da una parte rappresenta il tentativo di affermare sé stessi e di costruirsi una identità. “E’ possibile osservare la logica della preoccupazione per l’identità nell’abbigliamento, nel boom della chirurgia estetica, dei tatuaggi o del body piercing” (Zygmunt Bauman). Dall’altra di profondo bisogno di accettazione nel contesto ambientale in cui la persona è inserita.
Piercing e tatuaggi – Quale è il confine tra normalità e psicopatologia?
I segni sulla pelle non sono in sé un segno manifesto di patologia o il sintomo di un disturbo psicologico. Se un figlio adolescente, un fidanzato, un collega, un amico/a ricorre a qualche tatuaggio o a qualche piccolo piercing senza troppo esibizione, non bisogna preoccuparsi. Neanche nel caso in cui manifestasse il desiderio di eseguire sul proprio corpo una “trasgressione” segnando un evento importante, in modo indelebile. Questo è anche un modo di “rinventarsi” e di passaggio, come per altri rituali.
Nei casi in cui il piercing e il tatuaggio diventa una ossessione e nei casi estremi ci si ricopre di segni dalla testa ai piedi, tale pratica esprime un profondo disagio psicologico. Sia per le emozioni negative di inadeguatezza. Sia per la rabbia e la aggressività che viene espressa nei confronti del proprio corpo. In tali circostanze dalla bellezza di un segno sul corpo come espressione di autoaffermazione si passa al desiderio pericoloso di autodistruzione.
Piercing e tatuaggi – Se proprio non resistiamo alla tentazione…
Possiamo provare a fissare in modo indelebile un singolo ricordo disegnandolo sul corpo ma evitiamo di compensare o sostituire con i disegni la nostra voglia di raccontarci o di raccontare chi siamo e quali emozioni proviamo attraverso le parole.
E’ importante che gli adulti, genitori e educatori, soprattutto nei confronti degli adolescenti che “colorano” il loro corpo, possano offrire sempre più un ambiente affettivo accogliente e disponibile. Dove i ragazzi sono incoraggiati ad esprimere a parole i loro contenuti interni.
Dott.ssa Patrizia Pezzella Psicologa, psicoterapeuta, perfezionata in Sessuologia clinica per Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Piercing e tatuaggi e il linguaggio “sul” corpo – Il piercing e il tattoo piace a molti per le ragioni più diverse. I segni sul corpo assumono una valenza curativa, estetica, sociale e comunicativa. Attenzione ai rischi per la salute fisica, specie infezioni. Ricoprire il proprio corpo di qualche piccolo disegno e di un segno metallico non è espressione di psicopatologia. Attenzione a non farla diventare una ossessione. E’ bene coltivare il desiderio di raccontarsi soprattutto usando le parole… quelle verbali, non quelle scritte sul nostro corpo.
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4 risposte
L’ho stampato, lo voglio proprio far leggere a mia figlia e ai suoi amici. Grazie dott.ssa Pezzella! 😀
Grazie a te Maria Stella, a presto e buona giornata. … Lucilla Redazione VediamociChiara
Non riesco proprio a capire chi se li fa. Marchiarsi così come le mucche…bah
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