La post moderna forma di interazione sessuale passa attraverso il Web. Sia dalla popolazione giovanile, che dai meno giovani, gli adulti.
Scopriamo meglio cosa succede, cercando di imparare anche le nuove terminologie, dietro ai nuovi comportamenti.
Sexting
Il sexting è diffuso dai giovanissimi, dai 12 anni in poi – e sta a indicare l’invio di messaggi testuali e/o foto dai contenuti esplicitamente erotici, in cui sono coinvolti anche adolescenti. Moltissime applicazioni sono disponibili per essere scaricate sul cellulare per nascondere foto e persino video.
Grooming
Con la parola Grooming intendiamo il fenomeno dell’adescamento in Rete da parte di adulti nei confronti di bambini e adolescenti. Con l’obiettivo di coinvolgerli, dopo averne ottenuto amicizia e confidenza, in attività a sfondo sessuale.
Nuove forme di trasgressione
Mentre prima le condotte “trasgressive”nell’area del comportamento sessuale si svolgevano fuori casa, ora avvengono tra le mura “protette” di una cameretta. Quest’ultima, da luogo sicuro e rassicurante (vissuto così anche dai genitori con figli adolescenti), si è trasformata in una”zona a rischio” per molti ragazzi.
Nei giovanissimi queste pratiche generano una sessualizzazione precoce, dove le emozioni sono scisse dalla presenza fisica e reale dell’altro. Il corpo diventa uno oggetto e viene mercificato. Soprattutto quello femminile. L’aspetto emotivo e la componente affettiva azzerata completamente.
Mercificazione del sesso – Cyberbullismo
Quando il web non viene utilizzato come risorsa costruttiva di informazione. di contatti e di conoscenza, ma viene stravolto negativamente il suo uso, si consumano i fenomeni di cyberbullismo. La violenza psicologica a danno di ragazzi presi di mira da un gruppo, quasi sempre di coetanei, si perpetua e si diffonde negli ambienti scolastici e giovanili.
Molto spesso i genitori sia dei persecutori che delle vittime, sono ignari di tutto ciò che viaggia sempre più velocemente. Sulla Rete e tra le dita dei propri figli…
La generazione Youporn e il porno-selfie
La generazione attuale viene definita Youporn. Per l’universalità del fenomeno di guardare video sempre più hard disponibili in rete 24 ore al giorno. In questo modo, con l’uso frequente e duraturo, ci si abitua ad immagini performanti nell’area dell’eros. Immagini che non rispecchiando la realtà finiscono per generare ansia da prestazione anche nei giovanissimi.
Negli utenti di tutte le età genera difficoltà a rispondere ad uno stimolo erotico “reale” perché alla fine risulta essere fin troppo banale (!).
Nei casi in cui il sexting ha preceduto il primo incontro reale e non virtuale, la poesia della scoperta, della curiosità e del mistero, lascia spesso il posto ad un incontro intimo scontato e perfino deludente, rispetto a quello virtuale. L’attrazione stessa subisce un arresto…
Il fenomeno dei porno-selfie di tendenza è sempre più vicina ad una forma di pornografia amatoriale in rete. Quest’ultima accentua una sessualità di tipo monosensoriale, con l’esclusività del senso visivo.
Mercificazione del sesso – Comportamenti a rischio
Il consumismo sessuale e la mercificazione dei corpi rappresentano comportamenti rischiosi per l’equilibrio psicoemotivo. Sono capaci di generare profondo disagio nell’area sessuale e per la salute fisica.
In riferimento a quest’ultima gravidanze indesiderate, aborti e malattie sessualmente trasmesse sono la diretta conseguenza di una sessualità vissuta al momento come un gioco a luci rosse sullo smartphone.
Dott.ssa Patrizia Pezzella Psicologa, psicoterapeuta, perfezionata in Sessuologia clinica per Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Mercificazione del sesso – L’altra faccia degli smartphone – Il consumismo sessuale e la mercificazione dei corpi. Fenomeni che hanno un riscontro online, oltre ad essere facilitati da connessioni smartphone, possono rappresentare comportamenti rischiosi per l’equilibrio psicoemotivo dei giovanissimi. Capaci anche di generare profondo disagio nell’area sessuale e per la salute fisica degli stessi adolescenti.
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3 risposte
Negli anni 70 c’erano i cinema a luci rosse nei quartieri, le riviste porno in tutte le edicole e gli “”sporcaccioni”” all’uscita di scuola. In pieno giorno a dar mostra di sé. Per non parlare di quelli che prendevano l’autobus con il solo scopo di tastare qualche minorenne… Non si parlava di grooming, di bullismo (neanche di cyber bullismo!), non c’erano ancora i cellulari, ma i comportamenti disturbati sì…
Oggi noi genitori siamo felici che se ne parli, qui sul vostro sito, ma anche a scuola gli incontri sono tenuti dalle stesse forze dell’ordine, e così si sensibilizzano studenti e famiglie. Per non parlare del TG nel quale la notizia non manca mai. E poi non mancano neanche le tragedie… Spero davvero ci sia sempre più coscienza che anche i cellulari vanno usati tenendo gli occhi ben aperti.
Grazie per averci scritto Marta. E’ vero, oggi se ne parla, e questa è di certo l’arma migliore per difenderci, dai vecchi e dai nuovi pericoli. Buona giornata! … Lucilla Redazione VediamociChiara