Un nuovo articolo, a firma di Massimo Papi, ci parla degli aspetti legati all’odore della pelle e del sudore
Men sweat, women perspire. Gli uomini sudano e le donne perspirano, sottolinea un vecchio detto inglese facendo supporre che per questo motivo gli uomini tendono ad emanare un odore personale forte e poco gradevole. Sappiamo che non è vero, ma forse proprio a causa di questa credenza Caterina de’ Medici, giovane e intraprendente regina, introdusse l’uso sistematico del profumo alla corte di Francia (fig. 1).
Il nostro corpo emana un odore caratteristico che dipende principalmente dal tipo e dalla quantità di flora batterica presente. I microbi metabolizzano sostanze secrete dalle ghiandole sudoripare o di derivazione cheratinocitaria (cuoio capelluto = sudore e sebo; ascelle = sudore; piedi = sudore e cheratina), trasformandole in molecole che hanno un odore specifico.. Anche l’intervento di determinati fattori, come la presenza di condizioni patologiche, i cambiamenti ormonali di un soggetto sano, alcuni alimenti e l’assunzione di particolari farmaci, possono influenzare l’odore della pelle.
Le ghiandole sudoripare eccrine sono distribuite su tutta la superficie cutanea e sono particolarmente concentrate in ascelle, fronte, palmo delle mani e piante dei piedi. La loro funzione principale è quella di provvedere alla termoregolazione dell’organismo attraverso l’evaporazione del sudore.
Sudare non significa necessariamente “puzzare”
Il sudore eccrino è un liquido incolore, limpido e pressoché inodore, a composizione variabile in rapporto alla sede: contiene il 98-99% di acqua e l’1% di soluti inorganici (es. cloruro di sodio o NaCl) e sostanze organiche (urea, acido urico, creatinina, acido lattico). La secrezione di sudore è discontinua e regolata da vari tipi di stimoli (fisici, chimici, metabolici, nervosi ed emotivi).
Le ghiandole apocrine sono presenti solo in alcune zone: la loro distribuzione è limitata ad ascelle, areole mammarie, regione inguinale, genitale e perineale. Alcuni elementi apocrini si trovano anche nelle aree periorbitali (margine palpebrale) e periauricolari (meato acustico esterno).
Le ghiandole apocrine sono piccole e inattive durante l’infanzia, non svolgono un ruolo nella termoregolazione, ma sono responsabili di odori caratteristici ferormonali (la cui funzione è quella di stimolare l’interesse sessuale, negli animali in particolare). Le ghiandole producono, a partire dalla pubertà, un sudore apocrino bianco-giallastro, di odore pungente e ricco di varie sostanze organiche (glucidi, proteine, lipidi) ed inorganiche (es. il ferro). Un’eccessiva produzione di questo sudore può generare un odore sgradevole e creare problemi nei rapporti interpersonali: l’emissione dell’odore caratteristico avviene a seguito di fenomeni di decomposizione batterica del secreto, che hanno luogo sulla superficie cutanea con produzione di acido capronico, isovalerianico, butirrico, mercaptani, indoli e amine. Tutte queste sostanze hanno odori forti e sgradevoli.
Cattivo odore della pelle: che cos’è la bromidrosi
La bromidrosi (sudorazione maleodorante) è un disturbo caratterizzato dalla intensificazione degli odori corporei fisiologici: può interessare le ascelle, le piante dei piedi, il cuoio capelluto e non è necessariamente associata ad aumento della quantità di sudore (iperidrosi). Si racconta che Michelangelo si sia lavato pochissimo nel corso del lavoro nella Sistina (fig. 2). È verosimile che l’ammirazione per il suo genio facesse superare l’inevitabile cattivo odore del maestro.
La bromidrosi apocrina è la forma più diffusa e deve essere distinta dalla forma eccrina, meno comune. I fattori che contribuiscono alla patogenesi sono diversi: i prodotti della decomposizione batterica del sudore apocrino contengono ammoniaca ed acidi grassi a catena corta; la loro presenza produce odori caratteristici forti e pungenti.
La pelle appare di solito normale, tranne quando la bromidrosi è associata a malattie dermatologiche concomitanti, come l’eritrasma (infezione di origine batterica, da attribuirsi al Corynebacterium minutissimum, che prolifera in zone umide, come le pieghe della pelle). La maggior parte dei casi interessa prevalentemente il sesso maschile e si presenta dopo la pubertà (dipende dalla funzione apocrina), quindi è rara nella popolazione anziana.
In alcuni casi, le secrezioni eccrine, generalmente inodori, assumono un odore invasivo. La principale causa di questa forma di bromidrosi è la degradazione batterica della cheratina in combinazione al sudore eccrino, che produce un cattivo odore. L’ingestione di alcuni alimenti, tra cui aglio, cipolla, curry, alcol, alcuni farmaci (ad esempio penicillina e bromuri) e le tossine possono causare bromidrosi eccrina. Infine, questa forma di disturbo può derivare da cause metaboliche (ad esempio: la trimetilaminuria o sindrome da odore di pesce, che determina un difetto nella degradazione della trimetilammina, la quale è rilasciata anche attraverso la sudorazione). La bromidrosi eccrina si verifica in soggetti di tutte le etnie e può verificarsi a qualsiasi età.
Pelle maleodorante: cause della bromidrosi
Condizioni che favoriscono l’insorgenza della bromidrosi sono:
- Alcune malattie generali possono accompagnarsi ad un particolare odore del corpo e delle sue secrezioni: trimetilaminuria, fenilchetonuria, insufficienza renale-epatica, brucellosi
- Coesistenza di dermatosi particolari che possono contribuire al cattivo odore: intertrigine delle pieghe, micosi
- Condizioni patologiche che contribuiscono all’insorgenza di bromidrosi:
- Diabete Mellito
- Obesità: i soggetti in sovrappeso tendono a sudare di più rispetto ad un soggetto normale. Questa predisposizione si traduce nella possibilità di emanare odore sgradevole con la aumentata sudorazione.
- Tipo di alimentazione: andrebbe limitato il consumo di cibi speziati, aglio, cipolla, alcol e caffeina. Bere molta acqua contribuisce a diluire il sudore e a attenuarne l’odore.
- Eventuali farmaci che il paziente assume occasionalmente o in maniera regolare.
- Familiarità: la maggior parte dei pazienti della famiglia è affetta da bromidrosi. Uno studio clinico propone un modello di trasmissione autosomica dominante.
- Alcuni testi medici riconducono l’origine dei cattivi odori a condizioni come la gotta, lo scorbuto, o il tifo, come conseguenza dell’estrazione dei metaboliti contenuti nel sudore.
Odori e fasi della vita
L’odore cutaneo si modifica nel corso della vita, con periodi di particolari acuzie corrispondenti all’adolescenza (maschi e femmine) e ai giorni dell’ovulazione (femmine).
Gli ormoni prodotti ne sono responsabili e la finalità biologica è quella dell’attrazione sessuale e della riproduzione.
L’odore della pelle dei bambini e degli anziani è naturalmente più dolce (ridotta produzione di ferormoni).
Odori della pelle sgradevoli nelle malattie cutanee
Esistono odori particolari che sono caratteristici di alcuni disturbi o malattie della pelle. Permettono di individuare o sospettare la diagnosi con una notevole precisione.
Chi ha frequentato le stanze di ricovero ospedaliero dermatologico conosce bene e sa distinguere l’odore che è tipico di alcune forme di cheratodermia congenita, delle forme diffuse di ittiosi e di psoriasi, che attualmente sono molto meglio controllate da terapie sistemiche. Molti “cattivi odori” cutanei, peraltro, sono dovuti alla colonizzazione e alla proliferazione di grandi quantità di microrganismi. Il concetto vale per le infezioni da funghi e batteri (localizzate a cavi ascellari, inguine, spazi interdigitali dei piedi, pieghe negli obesi), per il “foetor ex orae” dei pazienti con il pemfigo del cavo orale, per l’odore della tricomicosi palmellina presente ai cavi ascellari, e soprattutto per le ferite croniche e le ulcere infette, dove alla presenza batterica si aggiunge il cattivo odore dei tessuti devitalizzati in fase di decomposizione.
Tipico è l’odore di “pesce avariato” di alcuni disturbi metabolici e inconfondibile l’odore aspro e sgradevole del sebo contenuto nelle cisti epidermoidali, che a volte viene parzialmente rilasciato sulla superficie cutanea.
Rimedi per la bromidrosi (sudorazione maleodorante)
- Applicazione di prodotti antiodore
- Lavaggi adeguati
- Applicazione di batteriostatici non aggressivi (oli di salvia, timo, tea tree oil)
- Non usare tessuti sintetici a contatto della pelle (effetto serra)
- Depilazione
- Antienzimatici naturali (in grado di ridurre i processi di degradazione batterica delle molecole indicate in precedenza (es. trietilcitrato)
- Complessanti che neutralizzano l’odore del sudore senza alterare la composizione (ricinoleato)
- Antiossidanti che riducono l’irrancidimento degli acidi grassi (vit C e E)
Sebbene l’odore della pelle (in particolare quello ascellare definito BO=body odour dagli anglosassoni) sia stato considerato in alcune civiltà in modo positivo (odore intenso come sinonimo di maggiore attrazione e potere sessuale), nelle civiltà occidentali è riconosciuto come repulsivo e da combattere. L’industria cosmetica si è adeguata proponendo numerose molecole e decine di prodotti ma, se le cure non migliorano le nostre condizioni, non rimane che rivolgersi alla Madonna del sudore, venerata nel Ravennate e in alcune aree dell’Italia centrale….
Letture consigliate
- Borellini U. La divina cosmesi, Mondadori 2015
- Celleno L. Dermatologia cosmetologica, Tecniche nuove Ed. 2008
- Papi M. Come cambia la pelle. Passeggiata attraverso l’arte visuale. Artegrafica 2018
Dott Massimo Papi dermatologo ideatore e organizzatore di Dermart Responsabile Nazionale ADOI (Associazione Dermatologi Italiani), Gruppo di studio Ulcere cutanee e dermatologia vascolare Associate Editor International Journal Lower Extremity Wounds (IJLEW), per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
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Take Home Message
L’articolo, a firma di Massimo Papi, che parla degli aspetti legati all’odore della pelle. Scopriamo quando un cattivo odore corporeo legato ad un’eccessiva sudorazione può costituire un problema nei rapporti interpersonali.
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