Le disfunzioni sessuali si iscrivono nella stessa relazione di coppia e ripercorrono gli stessi “step” della coppia eterosessuale.
Le ricerche scientifiche, in ambito psicosessuologico, sono concentrate sulle disfunzioni sessuali della sessualità eterosessuale; solo negli ultimi decenni i ricercatori/clinici stanno valutando le disfunzioni sessuali nelle coppie omosessuali al fine di giungere ad un corretto intervento terapeutico.
È importante sottolineare che per salute sessuale intendiamo l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali nell’essere sessuato, secondo quanto delineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
“L’amore è l’unica, sana e soddisfacente risposta al problema dell’esistenza umana” riportava E. Fromm. Tale affermazione ci riporta all’osservazione che il modello di relazione sentimentale nasce dallo stesso bisogno umano ed è lo stesso sia nella coppia eterosessuale che omosessuale. Una relazione intima è la “risposta” ai bisogni fondamentali di amore, condivisione, intimità fisica, che sono identici per tutti gli esseri umani.
La possibilità di esprimere il proprio “coming out” (termine inglese che si riferiva all’entrata in società della ragazza da “maritare”), attualmente rappresenta il desiderio degli omosessuali di poter vivere non solo la propria sessualità (la quale può essere vissuta con riservatezza come nei rapporti eterosessuali), ma la possibilità di vivere apertamente le proprie relazioni sentimentali.
In tale schema le disfunzioni sessuali si iscrivono nella stessa relazione di coppia, e ripercorrono, anche se in chiave diversa, gli stessi “step” della coppia eterosessuale
Quest’ultima è più legata ai canoni culturali ed a schemi di comportamento prefissati, per quanto riguarda i diversi ruoli maschili e femminili all’interno della coppia. Quindi prima di parlare di comportamento sessuale o di disfunzioni sessuali è importante conoscere il “sistema coppia” nel quale nasce e si sviluppa il sintomo sessuale.
Prima di affrontare psicoterapeuticamente il “problema” sessuale, è fondamentale conoscere gli aspetti intrapsichici e relazionali dei membri della coppia eterosessuale, di nuova costituzione o di lunga durata.
Ancor di più appare importante conoscere, prima di stabilire le modalità di intervento, la struttura diadica della coppia omosessuale. Infatti, diversamente dalla coppia eterosessuale, la coppia omosessuale dispone di minori modelli e schemi di comportamento prestabiliti culturalmente ed è quindi più libera nella sua strutturazione. Generalmente tende a prendere come modello gli schemi e i ruoli presenti nella coppia eterosessuale (in questo caso quello della cultura di appartenenza e generalmente quella rappresentata dalla coppia dei propri genitori).
Il disagio sessuale o l’ansia da prestazione, sono i disturbi sessuali che più frequentemente giungono a consultazione
Da parte sia del singolo che della coppia eterosessuale o omosessuale. Tale sintomo sessuale, che si traduce in una disfunzione dell’erezione, in assenza di patologie organiche e quindi con una chiara eziologia psicogena, è spesso legato a problematiche personali e/o a problemi diadici e relazionali presenti all’interno della coppia.
Naturalmente ogni situazione ha la sua specificità che va al di là della scelta dell’orientamento sessuale.
La relazione sentimentale influenza la relazione fisica, e anche la durata della relazione può modificare la frequenza, il desiderio e la soddisfazione sessuale. Nella relazione eterosessuale, la diversità intrinseca può compensare una diminuzione di passione dopo anni di convivenza. La coppia omosessuale, proprio per le loro somiglianze, può avvertire maggiormente il peso di una diminuzione di carica erotica. Quest’ultima può scatenare sentimenti di gelosia o disagio in chi prova meno desiderio sessuale.
La richiesta di soluzione del “problema” sessuologico, sebbene apparentemente sia lo stesso nella coppia omosessuale ed eterosessuale, ha sostanziali differenze di fondo
Il diverso modo dell’incontro erotico, dà una valenza diversa all’importanza dell’erezione. La sessualità degli omosessuali non è così “precisa” e “ritualistica” negli schemi classici dell’eroticità eterosessuale che ha l’obiettivo ultimo della penetrazione.
Spesso il piacere omosessuale è focalizzato su un piacere orgasmico dato dalla masturbazione manuale, e/o dal coito orale e da un’intimità sessuale di cui il terapeuta tiene conto, al fine di offrire l’aiuto più “personalizzato” all’interno della coppia omosessuale.
Tra le altre disfunzioni sessuali riportate dagli omosessuali maschi, oltre la disfunzione erettile, al clinico viene chiesto aiuto per la riduzione della libido, per l’eiaculazione ritardata e per l’anodispareunia (Simon Rossers). Tale disfunzioni sono direttamente collegate al vissuto psicologico.
La costruzione della propria identità nell’omosessualità maschile, risente del disagio nell’integrare la propria identità maschile con il proprio orientamento sessuale
Il sintomo sessuale nella coppia omosessuale, va iscritto nella cultura e nell’equilibrio di quella coppia, che a sua volta si inserisce nel più vasto panorama della cultura di una relazione omosessuale.
Il modello di riferimento dovrebbe poter superare gli stereotipi e i pregiudizi legati alla sfera sessuale della coppia omosessuale, senza trascurare quelle componenti affettive, romantiche ed emotive che sono parte integranti di una relazione indipendentemente dall’orientamento sessuale.
In ogni caso, nell’ambito della consulenza psicosessuologica, al fine di un intervento utile, devono essere valutati anche il ruolo della cultura e dei bisogni individuali nella espressione della propria sessualità.
Dott.ssa Patrizia Pezzella Psicologa, psicoterapeuta, perfezionata in Sessuologia clinica per Redazione VediamociChiara
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Le disfunzioni sessuali sono simili nella coppia eterosessuale e nella coppia omosessuale, ma diverse sono le reazioni al problema.
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