La sessualità degli italiani: ne parliamo con il dott. Marco Silvaggi, della FISS – Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica.
La sessualità degli italiani a 30, 40 e 50 anni: oggi paliamo proprio della sessualità maschile e delle domande più frequenti in base all’età. Risponde il dott Marco Silvaggi (FISS – Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica).
Secondo la tua esperienza, le questioni più frequenti che ti vengono poste dagli uomini, di 30, 40 e 50 anni? Cominciamo dai 30enni.
La sessualità riguarda tutta la vita e quindi non esiste un’età chiave, specialmente nel maschile, però certamente nel corso della vita ci troviamo ad affrontare delle sfide particolari. Per cui quando dici “30 anni” la prima cosa che mi viene in mente, nella mia esperienza, tutta le tematiche relative alla formazione della coppia, perché quella è un’età in cui ci si dedica soprattutto, nella maggior parte dei casi, proprio a questo.
Per cui tutte quelle disfunzioni sessuali che vengono viste come un pericolo per la difficoltà di formare una coppia stabile, possono essere riferite ed affrontate con più attenzione. Immagino per esempio la disfunzione erettile, il calo del desiderio… Tutte quelle cose percepite come una minaccia…
…per la crescita di una famiglia! E invece a 40 anni qual è il tema che ti sembra più frequente?
Restando su questa linea di osservazione, sicuramente i 40 anni sono il momento di massima espressione per un uomo dal punto di vista sociale, professionale. Quindi molto spesso troviamo persone che sono estremamente impegnate, che hanno poco tempo, a causa degli impegni lavorativi e anche a causa della famiglia, perché parliamo di uomini che spesso hanno “fatto” una famiglia e magari hanno dei figli… e il tempo scompare. Spesso parliamo di coppie che si devono confrontare con la difficoltà di trovare il tempo per avere l’intimità, tempo che una volta c’era e adesso sembra essere scomparso. E questo può creare anche delle tensioni nella coppia.
E invece per i 50enni, che ormai si dice siano i nuovi 40enni?
Per i nuovi 40enni, la questione più importante spesso è quella relativa al tempo: come viene dedicato, quello a propria disposizione, per le cose che si desiderano. Perché se nella prima parte della vita possiamo immaginare di avere sempre tempo, intorno ai 50 anni si comincia a considerare che è arrivato il momento…
Che tutto questo tempo forse non c’è!
Esatto! E quindi molto spesso il tema del desiderio e del potersi occupare del proprio personale desiderio, rinunciare di meno ed occuparsi di quello che veramente è importante per sé. Non tanto quello che si aspettano gli altri.
Mi corrisponde abbastanza. Ecco posso citare una frase tratta dal film “La grande bellezza”, dove ad un certo punto il protagonista dice “Sono arrivato ad un’età in cui non ho più voglia di perdere tempo a fare cose che non mi va di fare”.
Esatto!
Che è un po’ la caratteristica di quel famoso “giro di boa”…
La dott.ssa Maria Luisa Barbarulo intervista il dott. Marco Silvaggi sessuologo per la Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
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La sessualità degli italiani a 30, 40 e 50 anni – Risponde il dott. Marco Silvaggi, intervistato da Maria Luisa Barbarulo sul tema della diversa sessualità degli italiani, in base alla loro età.
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2 risposte
Si potrà generalizzare e trarre delle conclusioni, tuttavia alla fine è sempre una questione tutta personale che dipende come si è cresciuti come persone e quanto il fisico abbia sopportato i nostri continui abusi ed errori.
Grazie Paolo per il tuo contributo.
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Redazione VediamociChiara