La diagnosi di sindrome metabolica si basa prevalentemente sull’esame fisico e del sangue per quanto riguarda l’ipertensione e i livelli di colesterolo e glucosio.
Non è necessario il giudizio medico per capire che sei in sovrappeso e che potresti mangiare meglio e muoverti di più.
Per la diagnosi clinica invece devono essere presenti almeno tre fattori di rischio metabolici.
Essi sono:
- Obesità addominale
Si stima attraverso la misurazione della circonferenza addominale: i valori di riferimento sono 88 cm per le donne e 102 cm per gli uomini. Una circonferenza maggiore è definita obesità addominale.
- Aumentati livelli di trigliceridi nel sangue
Parliamo di livelli superiori a 150 mg/dL.
- Bassi livelli di colesterolo HDL
Chiamato “buono” poiché rimuove il colesterolo dalle arterie: livelli inferiori a 50 mg/dL per le donne e a 40 mg/dL per gli uomini.
- Ipertensione
Valori pressori maggiori di 135/85 mmHg.
- Iperglicemia a digiuno
Livelli di glucosio compresi fra 100 mg/dL e 125 mg/dL sono considerati “pre-diabete” e la condizione si chiama intolleranza al glucosio.
Valori superiori a 126 mg/dL sono indice di diabete e richiedono una terapia.
La maggior parte delle persone con diabete soffre anche di sindrome metabolica, e la presenza di entrambe le malattie aumenta considerevolmente il rischio di infarto e ictus.
>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
National Heart, Lung and Blood Institute – NHLBI
Dott.ssa Roberta Kayed medico di emergenza territoriale per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata
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Diagnosi della sindrome metabolica – La diagnosi di sindrome metabolica si basa prevalentemente sull’esame fisico e del sangue per quanto riguarda l’ipertensione e livelli di colesterolo e glucosio.
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