Cistite. Qualche Risposta Utile per Chi ne Soffre

Cistite. Qualche utile risposta ai dubbi di chi ne soffre

Alcuni consigli utili per chi soffre di cistite

Proviamo a rispondere alle domande di chi soffre di cistite. Scopriamo soluzioni, anche preventive e “dolci”, per imparare a tenere alla larga questa “piaga” tutta femminile.

Innanzitutto facciamo un po’ di chiarezza: Cosa è esattamente la cistite?

La cistite è un’infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica. Ma può sfociare anche in una infezione. Quella che la donna sperimenta più spesso è causata da batteri (ci sono anche cistiti di natura non batterica, scatenate ad esempio da farmaci o altre sostanze irritanti), del genere che vive nell’ultimo tratto dell’intestino, l’Escherichia coli (Coli, da Colon, appunto).

Con la bella stagione sembra inevitabile un acuirsi di frequenza e sintomi. Perché?

C’è una canzone, famosa in tutto il mondo, che descrive bene l’altra faccia dell’estate: Odio l’Estate. Con la musica (e l’interpretazione) di Bruno Martino e i testi di Bruno Brighett. È dal 1960 che le sue note risuonano in tutti i pianobar, jukebox e radio del mondo, soprattutto d’Estate. Una canzone che sembra la perfetta colonna sonora per le donne che in estate vedono acuirsi il problema della cistite. Questo si verifica perché in questo periodo dell’anno ci sono delle condizioni che la favoriscono come il cambio di abitudini nella consueta igiene intima. Un aspetto molto spesso sottovalutato.
Per tenere alla larga la cistite dobbiamo preoccuparci di quale detergente usiamo. Se il nostro, quello che usiamo di solito, rispettoso del pH vaginale (barriera naturale che ci protegge anche dalla cistite), lo abbiamo lasciato fuori dal trolley, pensando di risparmiare spazio e in sostituzione abbiamo preso il primo detergente dallo scaffale del supermercato sotto casa, al mare, di certo qualche cosa andrò storto. Dipende anche dalle nostre scelte in fatto di detersione la nostra salute intima. Le scelte legate all’igiene devono essere quindi sempre in cima alla lista.

È vero che la disidratazione influisce sulla cistite?

Sì, e si tratta di un aspetto, anche questo, che in genere non viene considerato abbastanza. La disidratazione è una delle cause più comuni che può favorire la cistite. Per questo è importante bere molto durante l’arco della giornata. Ed è altrettanto importante poi, evitare di trattenere la pipi.
In condizioni normali è importante bere almeno 6/8 bicchieri di acqua al giorno, di più se si pratica sport e ovviamente in Estate. Parliamo di ca. 2 litri di acqua come fabbisogno giornaliero. Ma perché l’acqua è così utile in casi di cistite? L’aiuto concreto è quello di diluire le urine e di conseguenza, la concentrazione e la proliferazione batterica.

Come la mettiamo con la pipì? Va trattenuta oppure no?

Partiamo dall’inizio. La vescica ha bisogno di 2, 3 ore per riempirsi. Svuotarla quando non è piena, solo perché stiamo uscendo da casa (cosiddetta “pipi preventiva”), rischia di impigrire la vescica (che, lo ricordiamo, è un muscolo!), abituandola a gestire volumi sempre più ridotti di urina. La conseguenza di questa abitudine è che avremo sempre più bisogno di usare il bagno… Dobbiamo invece sintonizzarci sullo stimolo di riempimento per poi seguirlo. Il consiglio allora è quello di fare la pipì né troppo prima, né troppo dopo.

Ma davvero il costume bagnato/umido può causarmi la cistite?

Sì, è vero. È una delle cause che può favorire gli episodi di cistite. Ma anche per questo c’è un rimedio: non rimanere a lungo con il costume bagnato addosso e cambiarlo periodicamente.

E che dire dei tessuti sintetici?

In spiaggia sfoderiamo i risultati, in termini di forma fisica, conquistati andando diligentemente in palestra o praticando attività fisica durante tutto l’anno. Gli abiti si fanno attillati e i tessuti in genere sono sintetici… Tutte condizioni che favoriscono l’umidità, soprattutto con il caldo estivo… Anche questo contribuisce ad un aumento della crescita batterica e ad una maggiore irritazione delle vie urinarie. La soluzione è quella di preferire fibre di origine naturale, come il cotone e il lino.

Ma è vero che anche l’alimentazione, in particolare latte e derivati, possono portare ad episodi di cistite?

Sì. Oggi sappiamo che latte e derivati, quindi formaggi, sono cibi proinfiammatori e in quanto tali possono favorire il verificarsi di cistiti. Una ulteriore conferma ci arriva dal fatto che si nota un netto miglioramento nelle donne allergiche al lattosio, che, non mangiando questi alimenti, hanno meno problemi correlati alla cistite e alle vie urinarie.

Perché con gli antibiotici molto spesso il problema non si rivolve?

L’antibiotico, che nonostante il più delle volte non sia la cura adatta ma continua ad essere prescritto troppo frequentemente, non è sempre necessario, soprattutto senza le risposte dell’urinocultura (un esame delle urine che consente di sapere qual è il batterio che ha causato la cistite di origine batterica). Va aggiunto anche che l’antibiotico è un grande nemico della flora batterica vaginale, che invece è una valida alleata della salute intima femminile.

L’uso “a tappeto” di antibiotici rischia anche di dar vita alla cosiddetta antibiotico-resistenza

Val la pena ricordare allora quello che dicono gli esperti:

“La profilassi antibiotica è largamente utilizzata, ma può portare a fattori di resistenza, soprattutto da parte delle specie batteriche più frequenti come i ceppi uropatogeni di Escherichia coli.”
Fonte: Sinergia fra Oximacro (estratto di mirtillo rosso,
Vaccinium macrocarpon o cranberry), D-mannosio e Ononis spinosa (Ononide) per la riduzione delle infezioni del tratto urinario di M. Maffei
GIORNALE ITALIANO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA DIRETTO DA A.R. GENAZZANI (gennaio febbraio 2017). È normale l’acuirsi degli episodi della cistite quando si entra in menopausa?

Sì. Sono molte le donne che scoprono la cistite intorno ai 50 anni. Il quadro intimo si complica a causa dell’atrofia vulvo vaginale e della secchezza vaginale, un problema che interessa 1 donna su 2 nel periodo della menopausa e post menopausa.

La cistite allora potrebbe verificarsi dopo i rapporti intimi (cistite post-coitale), che in queste condizioni possono provocare dei piccoli traumi meccanici e quindi favorire micro lacerazioni, terreno fertile per i batteri, che qui possono proliferare.

La salute del pavimento pelvico è collegata con la cistite?

Sì, ed è importante prenderne atto prima dell’acuirsi degli episodi. Anche per questo intorno agli Anta sarebbe bene fare una valutazione del pavimento pelvico. Chi si occupa di questo aspetto della salute della donna, evidenzia che spesso proprio una muscolatura ipertonica può favorire l’insorgere di cistiti, un aspetto questo collegato all’atrofia vulvo-vaginale.

Per finire un nostro consiglio: se soffri di cistite il nostro ultimo consiglio è quello di consultarti con la tua ginecologa di fiducia 😉

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Ultimo aggiornamento: 09 luglio 2024

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