Io non so se abbia mai amato. Le mie amiche a scuola dicono che si sentono le farfalle nella pancia.
Ebbene io queste farfalle nella pancia non le ho mai sentite e comunque ho come l’impressione che sia una sciocchezza.
Al massimo la mia pancia borbotta, ma quella è la fame.
Alla fine tutta questa storia mi ha fatto odiare le farfalle. E poi le farfalle nascono dai vermi, sarà che non è possibile trovare un’altra immagine per spiegare che cosa si provi quando si ama?
Se dovessi mai amare qualcuno non vorrei sentire svolazzare degli insetti dentro la mia pancia, mi piacerebbe sentire qualcosa di inaspettato, che mi sorprenda, tipo quando fa molto caldo e arriva chissà da dove una folata di vento tra i capelli che ti fa chiudere gli occhi e dici: “Ah, finalmente si respira un pochino”.
Se mi dovesse capitare di amare credo che me ne accorgerei subito, perché non è come gli altri sentimenti. Ho letto da qualche parte che l’amore ci fa sentire delle persone migliori, che è come una specie di scoperta. Ecco, forse è questo che mi aspetto dall’amore.
Non sono scema, lo so che cosa siano le farfalle che sentono le mie amiche, ma in realtà non stanno nella pancia, stanno un poco più in giù.
Loro mi dicono che sono una Santa e che mi dovrei sposare con Dio e quando mi vedono si fanno il segno della croce e mi chiamano “sorella”. Le odio.
Se l’amore non so ancora cosa sia di preciso, l’odio, invece, lo conosco bene. Mi viene un groppo in gola, stringo i pugni e immagino di schiacciare tutte quelle maledette farfalle che svolazzano nelle loro pance.
Un giorno, quando era ancora viva, mia nonna mi disse che la sua vita era stata felice, aveva viaggiato, aveva avuto dei figli ed era riuscita a conoscere i suoi nipoti, ma che non era stata fortunata perché non aveva mai avuto l’opportunità di innamorarsi. Il nonno era stato l’unico uomo della sua vita, ma non lo aveva mai amato.
Mi disse che ai suoi tempi era tutto differente, che spesso le persone si sposavano per necessità e che certamente non si potevano celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso. Mi diceva che nella vita bisogna avere fortuna, ma che essere giovani significa anche avere coraggio.
Mi manca tanto mia nonna, era l’unica che mi capiva al volo solo guardandomi negli occhi. Poi mi prendeva da parte e mi diceva queste cose che sembravano uscire dal nulla, ma che avevano il potere di farmi calmare quando ero arrabbiata col mondo.
Riusciva a calmarmi anche quando cucinava le lasagne, ma questa è un’altra storia.
L’altro giorno una farfalla si è posata sui fiori di mia nonna nel giardino. Allora mi sono ricordata che dovevo annaffiarli già da giorni.
Lei è rimasta lì insieme a me finché non ho finito, poi ha aperto le ali e l’ho guardata volare via.
Milena Martin per Redazione VediamociChiara
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