Che ci piaccia o no, gli assorbenti ci accompagnano per gran parte della nostra vita. Ecco le risposte alle domande più frequenti.
Le mestruazioni per noi donne sono delle fedeli compagne. Ci vengono a trovare per circa 450 volte nel corso della nostra vita. Ciò si traduce nel consumo di circa 11.000 assorbenti per ognuna di noi. Possiamo quindi immaginare in che misura la nostra quotidianità possa essere peggiorata dall’uso di assorbenti non adatti alle nostre esigenze e alla nostra pelle. Gli assorbenti, infatti, non sono tutti uguali. Ecco le risposte alle domande frequenti che ti aiuteranno a scegliere l’assorbente giusto per te.
Quanti tipi di assorbenti esistono?
Oggi in commercio esistono assorbenti di tutte le forme e per tutte le occasioni. Ci sono i proteggi slip per le piccole perdite, gli assorbenti lunghi da usare durante la notte e per chi ha un flusso abbondante. Ci sono gli assorbenti con le ali che ci danno maggiore comfort, assicurandoci che l’assorbente rimanga “al suo posto”. Ci sono, infine, gli assorbenti interni, molto utili per farci sentire più libere durante alcune attività, ad esempio mentre pratichiamo sport.
Di che materiale sono fatti gli assorbenti?
La gran parte degli assorbenti che troviamo comunemente al supermercato sono fatti di un materiale sintetico, come il rayon. Contengono inoltre le polveri super assorbenti, i cosiddetti SAP (Super Absorbent Powders). Si tratta di polimeri derivati dal petrolio che trasformano i liquidi in gel. La buona notizia è che esistono anche delle alternative, ossia degli assorbenti costituiti da fibre naturali, come il cotone, e che non contengono SAP.
Perché spesso gli assorbenti mi creano prurito e fastidio?
La cosiddetta irritazione da assorbente, che provoca bruciore, prurito e dermatite è causata proprio dai materiali sintetici di cui sono composti la maggior parte degli assorbenti. La pelle si trova in un equilibrio che le permette di mantenere alte le sue difese. Quando le condizioni esterne turbano questo equilibrio, possono comparire fastidiosi sintomi. Questo discorso vale ancora di più per la nostra mucosa intima, una zona particolarmente delicata. Il contatto prolungato con assorbenti composti da fibre sintetiche causa un aumento della temperatura, dell’umidità e un’alterazione del pH della mucosa intima. Tutti fattori che creano le condizioni adatte alla proliferazione di batteri, la comparsa di dermatiti e cattivi odori intimi.
Quali sono i vantaggi degli assorbenti in cotone?
Il cotone è una fibra altamente traspirante: ha la capacità di lasciare passare aria e ossigeno quando posto a contatto con la pelle. Questa caratteristica ne fa il miglior componente per gli assorbenti intimi. Gli assorbenti interamente composti di cotone evitano le alterazioni del pH vaginale e diminuiscono sensibilmente il rischio di proliferazione batterica. Ciò si traduce non solo nella riduzione di infezioni vaginali, come vaginiti e vulvovaginiti, ma anche nella diminuzione di sintomi fastidiosi come cattivo odore, prurito e irritazioni. Inoltre, gli assorbenti in cotone sono decisamente più confortevoli e morbidi di quelli in fibre sintetiche. E hanno un’ottima capacità di assorbenza (il cotone assorbe infatti liquidi fino al 30% del suo peso).
Gli assorbenti in cotone sono tutti uguali?
Quando acquistiamo un assorbente che vanta la presenza del cotone, dobbiamo stare molto attente a leggere quanto riportato sulla confezione. Molti prodotti, infatti, usano il cotone solo nel rivestimento esterno, per migliorare la sensazione dell’assorbente a contatto con la pelle, ma all’interno optano per fibre sintetiche, vanificando i benefici del rivestimento in termini di traspirabilità. Gli assorbenti che mantengono tutti i vantaggi per il benessere della pelle sono 100% cotone biodegradabile, dal cuore fino al rivestimento, sia dentro che fuori. Un esempio sono gli assorbenti Lady P.
Gli assorbenti in cotone rispettano maggiormente l’ambiente?
Un assorbente tradizionale in plastica o in cellulosa, secondo una ricerca di National Geographic sull’impatto ecologico dei prodotti sanitari, impiega centinaia di anni a decomporsi. Oggi esistono in commercio assorbenti in cotone biodegradabile e con film protettivo in Mater-bi biodegradabile, come gli assorbenti Lady P. Questi assorbenti si decompongono in pochi mesi e uniscono, così, il rispetto del nostro benessere intimo con il rispetto per l’ambiente che ci circonda.
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Noi donne dobbiamo fare i conti con il ciclo per circa 450 volte nel corso della nostra vita. Possiamo quindi immaginare in che misura la nostra quotidianità possa essere peggiorata dall’uso di assorbenti non adatti alla nostra pelle. Gli assorbenti, infatti, non sono tutti uguali. Quelli composti da fibra di cotone, sia dentro che fuori, sono altamente traspiranti. Evitano così le alterazioni del pH vaginale e diminuiscono sensibilmente il rischio di proliferazione batterica. Sono decisamente più confortevoli di quelli in fibre sintetiche e hanno un’ottima capacità di assorbenza.
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