L’emicrania è una malattia sociale. A dirlo non è chi ne soffre (solo in Italia, 6 milioni di persone!), ma il Ministero della Salute.
Dal 2020 le cose potrebbero aver preso una nuova piega. Sul mercato infatti è entrato un nuovo farmaco, diverso da tutti i precedenti analgesici. È prescrivibile dai medici dei Centri di cefalee presenti sul territorio nazionale e chi soffre di emicrania farà bene ad informarsi.
Fremanezumab, non è una parola magica!
E’ questo il nome dell’anticorpo monoconale che rientra tra i cosiddetti “farmaci biologici”, perché agisce in modo quasi fisiologico all’interno della scatola cranica. I risultati riscontrati sono evidenti già dal primo mese di trattamento. Una panacea per chi soffre di emicrania episodica ad alta frequenza (ovvero chi sta male almeno 8 giorni al mese) ed emicrania cronica (15 o più giorni al mese). Ecco come funziona e come averlo.
La vita senza l’emicrania
Ha un bersaglio preciso. Proprio come farebbe un Kamikaze, questo anticorpo va alla ricerca della proteina CGRP (Calcitonin Gene Related Peptide), che liberata dalle terminazioni nervose del trigemino, innesca l’attacco emicranico e la mette KO. Il farmaco entra in circolo con una iniezione sottocutanea. La buona notizia è che grazie a Fremanezumab potranno essere necessarie al massimo 4 iniezioni l’anno, perché la sua azione perdura nel tempo.
Si tratta di un farmaco con un’alta tollerabilità e con effetti collaterali minimi (ad es. alcuni lamentano episodi di stipsi). Da solo è capace di restituire giorni e mesi senza dolore emicranico. Per chi soffre di questo disturbo invalidante, che prevede dolore pulsante, spossatezza, bausea e vomito, fotofobia (intolleranza alla luce), fonofobia (intolleranza ai rumori), si tratta dell’equivalente di preziosissimi regali.
Con quale cadenza usare questo nuovo farmaco?
Il farmaco è prescritto dal neurologo. Sarà sempre il medico a decidere quante volte prenderlo, analizzando il singolo caso. Va sottolineato che non si tratta di un farmaco adatto a tutti. È infatti sconsigliato a chi soffre di ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, etc.
Non è un farmaco da banco!
Non parliamo di pasticche di automedicazione, ma di un farmaco che può essere preso solo dietro prescrizione medica, dai medici dei Centri Nazionali di Cefalee, che sono presenti in quasi tutte le città italiane. Si tratta di farmaci di fascia A, quindi a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che sono disponibili nelle farmacie ospedaliere. L’iniziazione è a cura del paziente stesso, dopo essere stato istruito dal medico.
Fonte: Starbene
Vai al sito della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
…
Take Home Message – La vita senza l’emicrania
L’emicrania è una malattia sociale. A dirlo non è chi ne soffre (solo in Italia, 6 milioni di persone!), ma il Ministero della Salute. Da luglio 2020 le cose potrebbero cambiare. Sul mercato infatti è entrato un nuovo farmaco, diverso da tutti i precedenti analgesici. È prescrivibile dai medici dei Centri di cefalee presenti sul territorio nazionale e chi soffre di emicrania farà bene ad informarsi
Tempo di lettura: 2 minuti