Chi ci chiede aiuto è perché ha un problema. La maggior parte delle volte quindi vuole essere accolto, ascoltato.
Parliamo dell’importanza dell’ascolto attivo!
Le riflessioni della coach di VediamociChiara dott.ssa Alessandra Bitelli
Durante un corso di formazione sulla comunicazione in un consultorio, Laura domanda: come si fa a stare accanto ad una persona che sta passando un brutto momento? Cosa bisogna dire? Come scegliere le parole?
Mi verrebbe da rispondere: “Con il silenzio”, perché questa è la risposta giusta, ma so che chi domanda vuole soluzioni e ogni domanda richiede una risposta soddisfacente e in questo caso “soddisfacente” significa elencare una serie apprezzabile di comportamenti.
Il silenzio è d’oro – Rispondo che ascolto e sostegno sono le parole magiche per supportare chi è in una situazione di disagio
Ascolto perché chi vive una crisi quasi sempre ha solo bisogno di sfogarsi. Nella maggior parte dei casi, ti vomita addosso tutto il suo malessere per svuotare il fardello che si porta dietro e poi se ne torna a casa più leggero e sollevato, ma, raramente segue le indicazioni che ci hanno chiesto e che con tanta pazienza e fatica abbiamo elaborato e fornito. Ascoltare in sé non è difficile, basterebbe non parlare e resistere alla tentazione di commentare, dare giudizi e soprattutto soluzioni.
In realtà è estremamente difficile. Non ci credete? Fate una prova!
Il silenzio è d’oro – Provate a non parlare mai mentre una persona vi sta raccontando qualcosa. Aspettate che concluda e che rimanga in silenzio. Troppo facile?
Allora provate a stare in silenzio durante una discussione.Che c’entra? Una discussione è un’altra cosa…, di solito mi rispondono. C’entra perché anche durante una lite l’altro ci sta chiedendo di essere ascoltato, in modo da poter definire la propria posizione e spiegarci il suo punto di vista.
Anzi, è proprio in questi momenti che è fondamentale darsi il tempo per ascoltare l’altro e questo per due ragioni: la prima perché in questo modo abbiamo un quadro più completo della situazione e la seconda perché abbiamo più tempo per pensare a cosa dire ed evitare di dire sciocchezze.
Così scoprirete che l’ascolto richiede allenamento, pazienza, tempo e determinazione, proprio come qualsiasi altro tipo di apprendimento.
Il silenzio è d’oro – Sostegno perché la persona che chiede aiuto in realtà ci chiede di aderire al suo problema e al suo punto di vista
Vuole sapere che la pensiamo come lei, che capiamo il suo dolore, malessere, disagio e che condividiamo le sue emozioni. Vuole alleanza. E questo è veramente difficile perché alleanza non significa dare ragione, significa far sentire l’altro che partecipiamo, che capiamo non per forza che siamo d’accordo.
E come si fa? Come faccio a dire “Capisco ma non sono d’accordo” senza scontrarmi? Diciamo che non ho detto che sia facile. In una parola: empatia.
Il silenzio è d’oro – Quello che non vuole sicuramente è sapere la nostra storia
Non vuole sapere che anche a noi una volta è successa la stessa cosa e di quanto abbiamo sofferto noi, ma soprattutto, non vuole essere lui/lei ad ascoltare noi, quindi lasciamo parlare chi ci chiede di parlare anche perché, ascoltando abbiamo l’opportunità di trovare gli elementi per dire quella parola di conforto e sostegno che è l’unica cosa che si sta cercando.
Un vecchio proverbio ebraico recita che se abbiamo due orecchie per ascoltare e una sola bocca per parlare qualcosa vorrà pure dire…
Dott.ssa Alessandra Bitelli Trainer & Coach per Redazione VediamociChiara ©️riproduzione riservata
Puoi contattare direttamente la dott.ssa Alessandra Bitelli scrivendo a alessandra.bitelli@coach4change.it
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Take home message
Il silenzio è d’oro – Chi ci chiede aiuto è perché ha un problema. La maggior parte delle volte quindi vuole essere accolto, ascoltato. Vuole sapere che capiamo il suo disagio. In una parola non vuole sentirsi solo. Ascoltarlo in silenzio e con dolcezza è il modo migliore di farlo senza invadere la sua privacy e il suo malessere.
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