Il problema dell’osteoporosi in menopausa non va trascurato!
Anche la pubblicità ci ricorda il reale problema dell’osteoporosi in menopausa, con le testimonial che sorseggiando prodotti probiotici, salgono e scendono senza difficoltà ripide scalinate che ci rimandano alle scene della “Corazzata Potëmkin“. Ma scherzare con l’osteoporosi in menopausa non basta a ricordarci la serietà del problema.
Con la menopausa lo scheletro perde massa ossea e diventa più fragile e poroso e quindi più soggetto al rischio di fratture. Senza nessun tipo di trattamento si calcola che 1 donna su 3 (e 1 uomo su 5) oltre i 50 anni potrebbe andare incontro ad una frattura.
Osteoporosi e menopausa – “Ladro silenzioso”
Così viene definita, ladra di calcio, perché non lancia sintomi precoci. Questo chiama in causa la prevenzione, obbligatoria in questo caso, così come l’analisi di alcuni fattori di rischio molto diffusi. Eccone alcuni:
- Menopausa, soprattutto se precoce;
- Periodi di assenza delle mestruazioni in età giovanile;
- Sottopeso;
- Carenza di vitamina D;
- Mancanza di calcio nella dieta;
- Consumo eccessivo di alcool;
- Fumo;
- Mancanza di attività fisica;
- Patologie da mancato assorbimento;
- Uso di cortisonici.
Osteoporosi e menopausa – Come diagnosticarla?
La diagnosi si avvale di esami diagnostici specifici, quali ad esempio la speciale radiografia chiamata DEXA scan che misura e mappa la densità minerale ossea presente nel nostro scheletro.
Osteoporosi e menopausa – Come prevenirla/curarla?
Si può adottare una terapia farmacologica insieme ad altri accorgimenti nutrizionali e comportamentali:
- Svolgere regolare attività fisica. Passeggiare, ballare, fare giardinaggio o andare in palestra possono prevenire la perdita ossea;
- Maggiore assunzione di Calcio. Se si soffre di osteoporosi in menopausa la quantità ideale di calcio è di almeno 1000 mg al giorno, al fine di aiutare i farmaci specifici ad agire in modo più efficace e prevenire così le fratture. Il calcio può essere ottenuto anche attraverso l’alimentazione quotidiana; buone fonti di calcio sono il latte (ricco di calcio e povero di grassi è il latte d’asina); i derivati del latte (yogurt, burro, formaggi, prediligendo le tipologie magre per non aumentare il Colesterolo); frutta (albicocche, melone, etc.); ma anche frutta secca (fichi, noci, mandorle e semi di sesamo); verdure (broccoli, cavoli, agretti, cicoria, rucola). pesce (alici, sardine e salmone). Per finire la salvia, che risulta essere molto ricca di calcio;
- Smettere di fumare e ridurre il consumo di alcool. Fumo ed alcool pregiudicano il mantenimento della massa ossea;
- Non scordiamo la vitamina D, in caso di carenza deve essere aggiunta (o stimolata con l’esposizione al sole, anche in inverno se possibile) perché facilita l’assorbimento del calcio. È difficile ottenere abbastanza vitamina D dalla dieta di tutti i giorni quindi in caso di rischio di osteoporosi in menopausa sarà il medico a prescrivere le adeguate forme di assunzione.
Redazione VediamociChiara
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>>> Tra le fonti di questo articolo segnaliamo:
- Menopausa – Prevenzione in ogni fase della vita – Ministero della Salute
- Benessere in menopausa – Il Vademecum dell’associazione ONDA – Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna e di Genere
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>>> Per un ulteriore approfondimento consulta la nostra sezione interamente dedicata al tema dell’Osteoporosi.
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Take Home Message
Osteoporosi e menopausa – L’osteoporosi è una conseguenza frequente della menopausa che rende le ossa più fragili e può causare un aumento del rischio di fratture. E’ possibile prevenirla con un po’ di movimento, calcio e vitamina D e parlandone sempre con il proprio medico.
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