Sonno: Perché è Così Importante Dormire?

Sonno perché è così importante

Sonno: perché è importante, quali sono i suoi effetti positivi, conseguenze negative per corpo e mente

La quotidianità di molti di noi è spesso davvero frenetica, specialmente se ci si deve dividere tra impegni di lavoro e famiglia, per questo il tempo da dedicare al riposo può essere poco. Ma il sonno è fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza.

A volte si è talmente abituati a giornate di questo tipo da non rendersi conto di come questo possa danneggiare il nostro fisico, sia a livello fisico sia a livello mentale, pensando sempre di poter dormire in un secondo momento, anche se poi spesso le ore dedicate a questo sono pochissime, meno di quanto converrebbe.

Ragionare in questo modo è un grave errore, il sonno, infatti, è considerato un vero e proprio bisogno fisiologico, indispensabile per poter stare bene e sentirsi più energici. E’ in questo momento che si ha la possibilità di ricaricarsi dopo avere passato ore faticose e acquisire energia per poter portare a termine i compiti previsti successivamente.

Sonno: che cos’è e perché è importante

In più occasioni abbiamo certamente manifestato la sensazione di avere sonno, al punto tale da non vedere l’ora di coricarsi per potersi ricaricare a livello fisico e mentale. La medicina lo ritiene un bisogno essenziale, anche se le ore che si dovrebbero dedicare a questo momento della giornata possono variare a seconda dell’età e da persona a persona.

Sono purtroppo tanti gli adulti che non dormono a sufficienza, ma che non si rendono conto di come questo modo di agire portato avanti a lungo sia dannoso. In genere per una persona tra i 30 e i 40 anni sarebbero necessarie almeno 7-8 ore di sonno a notte, ci sono però persone che si sentono comunque bene con un numero maggiore o inferiore. I dati diffusi dalla World Health Organization parlano chiaro, si parla di una vera e propria pandemia diffusa a livello mondiale, che colpisce tutti i principali Paesi industrializzati, senza differenze a livello di età.

Quali sono le fasi del sonno?

E’ importante distinguere tra due differenti tipi di sonno, che si instaurano al di là del numero di ore a notte (possono verificarsi più cicli a volta): sonno REM e sonno NON REM. Nella fase REM i muscoli tendono a essere più rilassati, mentre gli occhi fanno una serie di movimenti veloci spesso invisibili agli altri, è questa la fase in cui si tendono a fare sogni che restano poi nitidi nella memoria al momento del risveglio, spesso con caratteristiche che ricordano qualcosa che si addice a quanto accade nella quotidianità. Anche nella fase NON REM si sogna, ma in questo caso l’attività onirica può essere più breve, sembra essere assimilabile secondo gli studiosi ad alcuni pensieri che può avere la nostra mente.

Il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e Responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee e sui disturbi di sonno di Humanitas, si sta occupando in prima linea di un disturbo che coinvolge un grandissimo numero di persone. A suo dire, come per la maggior parte degli altri colleghi, si dovrebbe fare il possibile per dormire in maniera rilassata, ben sapendo come questo possa consentire di migliorare anche le capacità cognitive di ogni individuo.

Effetti positivi del sonno

Dormire un numero adeguato di ore di sonno, come detto, rappresenta un primo passo per poter stare bene, ma lo è altrettanto essere regolari negli orari per fare in modo che gli effetti sull’organismo siano tangibili.

Si potrà innanzitutto notare un umore migliore già al risveglio, reso possibile proprio dall’essere riusciti a riposare e ricaricare le pile dopo una giornata faticosa. Non farlo può rendere più ansiosi perché si teme di non riuscire a ottemperare agli impegni giornalieri.

A beneficiarne può essere anche la mente: il sonno, secondo la teoria della plasticità cerebrale può aiutare la memoria e il pensiero cognitivo. Il cervello di una persona riposata può crescere, riorganizzare le idee e gestire meglio le varie situazioni che si devono affrontare. Tanti potrebbero poi  notare come un buon riposo, specialmente se perdura nel tempo, possa consentire una stabilizzazione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, oltre ad avere più energia e riflessi più pronti.

Sonno sistema immunitario e stress

Tra le conseguenze che meritano di essere segnalate c’è anche un miglioramento del sistema immunitario, così da ridurre la possibilità di ammalarsi. Questo avviene grazie a un processo ben preciso, la produzione delle citochine, proteine che aiutano a combattere le infezioni e le infiammazioni, che si verifica proprio durante il sonno.

E’ poi tutt’altro che irrilevante verificare una diminuzione del livello di stress, che potrebbe essere evidente sin dalle prime ore della mattina. Essere riusciti a dormire per un numero sufficiente di ore consente infatti di pensare agli impegni giornalieri e futuri con maggiore positività e di gestire le relazioni personali in maniera più tranquilla.

Le persone che hanno la necessità di tenere sotto controllo il loro peso dovrebbero inoltre fare il massimo per dormire bene e con continuità. Mentre si dorme il nostro organismo ha la capacità di produrre in modo naturale la leptina, un soppressore dell’appetito, che aiuta a ridurre la fame e a evitare di mangiare qualcosa, magari anche di poco sano, al di fuori degli orari previsti per i pasti. Dormire poco e male, al contrario, innalza il livelli di cortisolo l’ormone dello stress.

Poco sonno: le conseguenze negative per corpo e mente

Compresi quanti siano i benefici che si possono ottenere avendo un sonno regolare e possibilmente per 7-8 ore a notte, è inevitabile pensare alle conseguenze negative che possono esserci quando non si dorme a sufficienza. Secondo quanto riportato dalla Federazione Italiana Pensionati, “i disturbi del sonno alla guida e sul lavoro sono causa spesso di incidenti, anche mortali”. I colpi di sonno sulla strada, come evidenziato da ACI, causano in Italia ogni anno 250 morti e 12 mila feriti all’anno e danni per un miliardo di euro, dati che non possono che spingere a un’attenta riflessione.

E’ ovviamente naturale sentirsi più stanchi e avere difficoltà a portare avanti i propri impegni quotidiani, anche se spesso l’affaticamento non si registra di mattina, ma soprattutto nel corso della giornata, a partire dalle ore successive al pranzo. I medici ritengono che la mancanza di sonno e l’insonnia possano essere collegate alla comparsa di diverse malattie croniche, quali ad esempio obesità, malattie cardiache, ipertensione e diabete. La carenza di sonno, infatti, può influenzare in modo negativo i livelli di insulina e il metabolismo.

Mancanza di sonno e patologie

Alcuni recenti studi collegano questa situazione a un aumento delle possibilità di incorrere, soprattutto dai 60 anni in su, nel morbo di Alzheimer. Questo potrebbe avvenire a causa di un processo ben preciso che si registra durante il sonno, momento in cui gli spazi tra le cellule celebrali arrivano a dilatarsi, permettendo di drenare le sostanze tossiche per il cervello, tra cui spicca la proteina beta amiloide, la cui quantità aumenta con l’invecchiamento, al punto tale da essere strettamente collegata alla demenza.

Tantissimi potrebbero inoltre notare un aumento del peso, oltre a un maggiore senso di irritabilità, ansia, difficoltà di concentrazione e, nei casi più gravi, anche la comparsa di una vera e propria depressione.

Dimenticavo…sapete perché di dice “Chi dorme non piglia pesci”?

“Il significato è che, se si sta a poltrire, non si ottiene nulla. Il pescatore deve essere costantemente attento, quindi senza distrarsi o addirittura addormentarsi, per riuscire a tirare su il pesce quando abbocca”. (Fonte wikipedia)

 

dott.ssa Ilaria MacchiDott.ssa Ilaria Macchi giornalista per Redazione VediamociChiara © riproduzione riservata

>>> Tra le fonti di questo articolo

Take Home Message

Non si dovrebbe mai dimenticare quanto il sonno sia importante, sia per il nostro fisico sia per la nostra mente. Non dormire a sufficienza, a maggior ragione se per un periodo prolungato, può portare a danni che non devono essere sottovalutati.

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2 risposte

  1. Grazie! Mi avete aperto un mondo…non sapevo nulla del cortisolo. Mi informerò con il medico per farmi dare qualcosa per dormire meglio

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