Esistono alcuni fattori che possono gravemente danneggiare l’udito. Ecco quali sono.
Cosa può Danneggiare l’Udito? In Italia, circa 7 milioni di persone, pari a circa il 12% della popolazione, soffrono di problemi legati all’udito. Eppure, solo il 31% ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi cinque anni, mentre il 54% non ha mai fatto un esame specifico.
La perdita dell’udito
L’ipoacusia, ossia la perdita dell’udito, è classificata in due tipi principali: ipoacusia di trasmissione e ipoacusia neurosensoriale.
L’ipoacusia di trasmissione è dovuta a problemi nell’orecchio esterno o medio, come infezioni, traumi o malformazioni.
L’ipoacusia neurosensoriale è legata a disturbi dell’orecchio interno o del nervo acustico che riducono la percezione di alcune frequenze e fanno sì che i suoni appaiano distorti.
Quando la perdita dell’udito è completa, si parla di sordità. Questa condizione può avere cause ereditarie, come nel caso di bambini nati da genitori non udenti.
I fattori che possono danneggiare l’udito
Tra i fattori che possono provocare una compromissione dell’udito ci sono:
- Per i neonati: malattie infettive contratte dalla madre durante la gravidanza, uso di farmaci ototossici durante la gravidanza, nascita prematura, carenza di ossigeno e ittero;
- Durante l’infanzia ma non esclusivamente: malattie infettive come meningite, morbillo, parotite epidemica e infezioni croniche dell’orecchio;
- A qualsiasi età: farmaci, chiamati ototossici, che possono avere effetti collaterali sull’udito (fra cui alcuni antibiotici e farmaci antimalarici), traumi alla testa, presenza di corpi estranei nell’orecchio.
- Durante la vecchiaia: il declino dell’udito può derivare dall’invecchiamento.
Un altro fattore che può danneggiare l’udito è l’esposizione ai rumori forti
La prolungata esposizione a suoni intensi, sia in ambito lavorativo che ricreativo, è tra le principali cause di sordità negli adulti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che oltre un miliardo di giovani in tutto il mondo siano a rischio di perdita dell’udito a causa di un uso prolungato e sconsiderato di cuffie per l’ascolto di musica.
La perdita dell’udito causata dall’esposizione a suoni forti può verificarsi all’istante, ma più spesso si sviluppa in modo lento e progressivo. Quando si iniziano a notare difficoltà nel comprendere chiaramente ciò che dicono gli altri e nel distinguere suoni simili, è probabile che le cellule ciliate dell’orecchio siano già state compromesse.
Come fare prevenzione per evitare di danneggiare l’udito?
Possiamo adottare una serie di accorgimenti che ci possono aiutare a prevenire i danni all’udito:
- indossare cuffie che attenuano il rumore se siamo in un ambiente molto rumoroso;
- mettere i tappi per le orecchie o paraorecchie in occasione di eventi dove il volume della musica supera gli 80-85 decibel (discoteche, concerti);
- abbassare il volume di ascolto dei dispositivi per l’audio personale almeno al 60% del volume massimo;
- spegnere la musica per qualche minuto o allontanarsi dalla fonte di rumore (se si è a un concerto) per permettere alle orecchie di riposare;
- prestare attenzione ai primi segnali di perdita dell’udito;
- sottoporsi regolarmente a controlli dell’udito.
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